Interventi
Il nuovo Parlamento e il Governo appena insediato sotto la guida di Giorgia Meloni entrano in carica in un momento complesso per l’Italia e hanno di fronte sfide particolarmente difficili. Tuttavia, oltre a ricevere in eredità i risultati importanti conseguiti dal Governo uscente sia sul piano interno sia su quello internazionale, chi entra in carica oggi sa di poter contare anche sul sostegno dell’Europa, se saprà impegnarsi a livello europeo e capire che il vero interesse dell’Italia coincide con un’Europa unita e coesa.
COMUNICATO STAMPA
Le elezioni politiche italiane dimostrano ulteriormente la necessità di una riforma dell'Unione europea
Mentre l'Europa guarda all'Italia con preoccupazione, l'UEF rivendica un'ambiziosa riforma democratica dell'Unione
Bruxelles, 28 settembre 2022
L'Unione dei Federalisti Europei (UEF) è convinta che, dopo i risultati delle elezioni in Italia, la migliore risposta da offrire all'ascesa della coalizione di destra guidata da Fratelli d'Italia sia quella di accelerare il processo di riforma federale dell'Unione Europea. Le fragilità delle democrazie nazionali possono essere superate solo rafforzando il quadro della democrazia europea.
Al termine della campagna elettorale stanno riemergendo le posizioni antieuropee di due dei partiti di centrodestra che si candidano a governare il Paese. Il Movimento Federalista Europeo, pur non schierandosi per nessuna forza politica in questa competizione elettorale, ricorda a tutti che la vera posta in gioco il 25 settembre non sarà la scelta tra la destra e la sinistra, ma tra chi condivide, oppure no, il progetto di rafforzare l’Europa, per renderla più unita e capace di agire, costruendo un’Europa federale.
Nonostante la campagna elettorale si sia incentrata soprattutto sulla contrapposizione tra proposte politiche nazionali, più o meno serie e costruttive, la visione sul futuro dell’Unione europea e i relativi impegni hanno pesato molto nelle posizioni dei partiti e, benché sottotraccia, sono state centrali nel confronto. Le ragioni sono da attribuire sia al PNRR – finanziato con fondi europei e concordato con la Commissione europea – che prevede un piano di interventi già calendarizzato che vincola il nuovo governo; sia alla pandemia e alla guerra, che hanno dimostrato che nessun Paese europeo è in grado di governare da solo simili processi, e per questo non solo il quadro comunitario è fondamentale, ma serve anche rafforzarlo, rendendo l’Europa più unita e più efficace.
Tutte le forze politiche che compongono la coalizione di centrosinistra e tutte le forze di centro hanno condiviso con chiarezza questo punto. Lo stesso vale per Forza Italia e Noi moderati nel centrodestra. Tuttavia, nonostante l’accordo programmatico del centrodestra sia abbastanza vago sull’Unione europea, da un lato la Lega nel proprio programma difende apertamente l’idea di un’Europa intergovernativa che mantiene il principio dell’inviolabilità delle sovranità nazionali e del diritto di veto da parte di ogni Stato membro; dall’altro Fratelli d’Italia, dopo essersi schierato dalla parte di Orban al Parlamento europeo nei giorni scorsi (come pure la Lega) e averlo difeso nonostante le pesanti e palesi violazioni dello stato di diritto “in quanto eletto democraticamente”, ha anche ripreso la sua tradizionale posizione con cui si oppone al principio cardine alla base dell’UE, ossia la preminenza delle norme europee su quelle nazionali laddove le competenze sono state attribuite al livello europeo.
Se queste posizioni fossero realmente promosse dal futuro governo italiano per il nostro Paese sarebbe un disastro. Sia che l’Unione europea, come reazione, isoli l’Italia che promuove queste politiche distruttive, sia che, viceversa, l’Italia – per il suo peso politico ed economico – riesca a paralizzare l’UE, per il nostro Paese sarebbe un danno economico e politico incalcolabile.
Per questo, a pochi giorni dal voto, il Movimento Federalista Europeo ricorda alle forze politiche che si candidano a governare il nostro Paese, e ai cittadini che si apprestano a votare, il fatto che viviamo un momento talmente drammatico della storia del mondo e del nostro continente che non possiamo assolutamente permetterci di agire per indebolire l’Unione europea, ma viceversa abbiamo bisogno con sempre maggiore urgenza di un’Europa federale per perseguire politiche efficaci, sia interne, in campo economico e sociale, sia esterne, di fronte alle altre grandi potenze continentali, in materia di politica estera e di sicurezza.
E’ questo il senso dell’appello del Movimento Federalista Europeo diffuso durante la campagna elettorale.
L’Appello si può leggere e firmare – se si è candidati – anche on-line qui.
Sul sito MFE si trovano le adesioni raccolte e il sunto dei programmi dei partiti sull’Europa.
Pavia-Firenze, 21 settembre 2022
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell’Unione europea affianca il Parlamento europeo nella richiesta di una Convenzione europea per riformare i trattati.
COMUNICATO STAMPA
La posta in gioco il 25 settembre
Il destino inscindibile dell’Italia e dell’Europa
Appello del Movimento Federalista Europeo ai candidati alle elezioni nazionali
Per un’ #ItaliaEuropea
Chi si candida a governare il nostro Paese deve prima di tutto spiegare ai cittadini se condivide gli obiettivi che il governo uscente guidato da Mario Draghi stava perseguendo in Europa; e se sì, come intende farsene carico. Da molto tempo nessun Paese europeo è in grado di governare da solo i processi globali; per questo rafforzare la nostra Unione europea è la condizione necessaria per poter difendere la pace, la libertà, la democrazia, il progresso.
Leggi tutto: Per un’ #ItaliaEuropea | Appello dell'MFE ai candidati alle elezioni nazionali
Il destino inscindibile dell’Italia e dell’Europa
La crisi di governo aperta il 20 luglio ha gravemente danneggiato gli interessi del nostro Paese, la sua credibilità internazionale e la finestra storica di riforma dell'Unione aperta dalla Conferenza sul Futuro dell'Europa.
Diffondi la newsletter tra le forze politiche. Usa il link segreterianews.mfe.it/sito/index.php/65-per-un-italia-europea o scarica qui il PDF .
Leggi tutto: Per un'Italia europea. Il destino inscindibile dell'Italia e dell'Europa.
La legislatura iniziata con l’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Lega nel Governo Conte I - e poi evoluta fino a portare l’Italia in posizione di massima autorevolezza in Europa e nel consesso internazionale grazie alla guida di Mario Draghi a capo di un governo di unità nazionale - termina drammaticamente per mano principalmente di queste due forze politiche. Il cerchio del disegno populista, nazionalista, anti europeo e anti occidentale si chiude e minaccia di mettere in ginocchio l’Italia e l’Europa.
Per il Movimento Federalista Europeo, mettere in crisi il governo guidato da Draghi in questo momento così drammatico per l’Italia, per l’Europa, per le democrazie liberal-democratiche significa rafforzare Putin e il disegno di un ordine mondiale fondato sulla dittatura e la negazione della libertà. Gli Italiani ne siano consapevoli, comunque si concluda la legislatura.
Il Comitato federale del MFE sottolinea l’urgenza di avviare la Convenzione per la revisione dei Trattati UE e l’importanza del ruolo europeo dell’Italia.
L'Unione dei Federalisti Europei accoglie con favore la decisione di attribuire all'Ucraina e alla Moldavia lo status di candidati e rilancia in parallelo il tema dell'approfondimento della nostra integrazione politica.
Leggi tutto: Comunicato stampa dell'UEF in occasione del Consiglio europeo del 23-24 giugno